Aceri Giapponesi: come realizzare Bonsai

Aceri Giapponesi: come realizzare Bonsai

- Categorie : Aceri giapponesi

Qualche giorno fa un nostro cliente, Marco Montalto, che ringraziamo, ci ha mandato la foto di questo giovane Bonsai realizzato con un Acero Giapponese acquistato da noi lo scorso anno. In effetti, questa specie di pianta viene utilizzata molto spesso proprio con questa finalità. Per questo motivo abbiamo pensato di approfondire l'argomento con qualche consiglio di coltivazione e cura del bonsai.

Alle radici del Bonsai

Bonsai viene chiamata la tecnica di coltivazione nata in Cina e perfezionata in Giappone, che unisce l'arte con la natura e consiste nel creare deliziose miniature di alberi in vaso. Utilizzando questo metodo la pianta può assumere negli anni la forma che si preferisce.
L'Acero giapponese è una delle piante che meglio si presta alla realizzazione dei Bonsai.

Perchè l'Acero Giapponese è adatto per questa tecnica di coltivazione?

Uno dei motivi principali per cui l'Acero Palmato o Acero Giapponese è particolarmente indicato per utilizzare questa tecnica di coltivazione, è dato dalla sua adattabilità alla coltivazione in vaso.
Il bonsai di Acero non richiede cure particolari, per cui può essere indicato anche per i meno esperti che si vogliono cimentare nella realizzazione di questi magnifici alberelli in miniatura.

Bonsai Acero Giapponese: come si inizia?

Si comincia in primavera! Solitamente per la riproduzione di questo albero si utilizza la talea che consiste nello staccare dalla pianta madre un rametto di circa 8-10 cm. Questa parte viene prelevata dalla parte sottostante all'attaccatura della foglia e comprende alcune foglie e almeno due nodi. Una volta staccata, la parte deve essere interrata in un contenitore insieme a due parti di sabbia, due parti di torba e una parte di argilla. Il ramo interrato inizierà a buttare le sue radici dal nodo basale e un germoglio dal nodo intermedio.

Qual è il luogo più adatto per il Bonsai?

È consigliabile posizionare il Bonsai di Acero in un posto soleggiato per rendere più favorevole la ripresa vegetativa. Durante i periodi più caldi invece, è meglio tenerlo in zone più ombreggiate.

Come si concima?

La concimazione dell'Acero Giapponese deve avvenire durante il periodo vegetativo, dall'inizio della primavera alla fine dell'estate, ogni 15-20 giorni.
Prima di usare il fertilizzante è bene assicurarsi che il terreno sia sufficientemente umido.

Come si annaffia?

bonsai di Acero non hanno bisogno di una quantità molto abbondante di acqua, ma molto dipende dal clima e dal terreno.
In linea generale questo tipo di pianta necessita di essere annaffiata ogni 3-4 volte al mese durante l'inverno; a giorni alterni in primavera e in autunno e tutti i giorni durante la stagione estiva.
Come per le altre piante, evitate di annaffiare il bonsai nelle ore più calde della giornata e fatelo lentamente di modo che l'acqua possa venire assorbita correttamente. Se vi interessa potete andare a leggere il nostro articolo sui consigli generali per la cura delle piante.

Come avviene la potatura?

Il bonsai di Acero ha due tipi diversi di potatura: una serve per dare la forma al piccolo albero, l'altra serve per il mantenimento. La prima si effettua in autunno, nel momento in cui la pianta ha meno foglie. Si potano i rami che si sviluppano troppo in altezza e i rami secchi.
La potatura di mantenimento va eseguita nel momento di maggior vigore della pianta, in primavera. In entrambi i casi si consiglia di utilizzare una tronchese concava. I tagli devono essere precisi e i rami medicati con un'apposita pasta cicatrizzante.

Come si corregge la forma del bonsai di Acero?

Per correggere l'andamento della nostra pianta abbiamo bisogno di fili di rame malleabili, meglio se applicati durante il periodo vegetativo.
Si inizia avvolgendo i rami più grossi, per terminare con quelli più sottili, facendo attenzione a non farli mai incrociare.

Ogni quanto deve essere rinvasato?

Il rinvaso del bonsai di Acero deve essere effettuato all'inizio o alla fine del riposo vegetativo. Si sostituisce il vaso a seconda della grandezza e del bisogno di spazio della pianta. Vengono eseguiti gli interventi sulle radici eliminando quelle più grandi per creare spazio ai capillari.
I primi anni è consigliabile effettuare il rinvaso un anno sì e uno no, per poi diradare fino a rinvasarlo con una frequenza di 3/4 anni.

Vuoi maggiori informazioni su questa tecnica di coltivazione? Contattaci, saremo lieti di aiutarti!

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