Differenze tra Nocciolo e Nocciolo Contorto

Differenze tra Nocciolo e Nocciolo Contorto

Non solo per la forma dei rami

Il nocciolo, il cui nome scientifico è Coryllus Avellana è una pianta dalle foglie caduche, cuneiformi con bordi seghettati; la conformazione è quella di un cespuglio sebbene i rami partano dalla base e arrivino liberamente al vertice.
É una pianta scelta per la produzione dei frutti ma anche a scopo ornamentale, caratterizzata dalla sua elevata resistenza alle temperature estreme, sia calde che fredde, e per la sua adattabilità a qualunque terreno in cui concede grandi soddisfazioni.

 

Nocciolo

Il nocciolo contorto (Corylus Avellana Contorta) è una varietà particolare, diventata famosa per la forma dei suoi rami, sicuramente interessante a livello ornamentale. Assume forme caratterizzate da rami ondulati, inizalmente eretti ma poi spioventi con il tempo. Il nocciolo contorto presenta delle infiorescenze (amenti), note per assumere una particolare e rara bellezza: ricadono sulla pianta impreziosendola e concedendole un elegante fascino.

 

Nocciolo Contorto


Differenze tra le due tipologie di pianta

Le loro forme le rendono adatte ad un utilizzo differente. Il nocciolo è una pianta vigorosa utile per la realizzazione di siepi a foglia caduca, interessanti per illuminare il giardino d’inverno ma anche per contornare viali, in gruppi misti con altre piante oppure come esemplare isolato date le buone dimensioni che può assumere (intorno ai 5 metri).

Il nocciolo contorto è spesso utilizzato come esemplare singolo, particolareggiante in grandi e piccoli spazi. A differenza del classico nocciolo, tollera meglio la coltivazione in vaso e può essere utilizzato anche su balconi o spazi non enormi.

Una differenza da segnalare risiede nella crescita, poiché il nocciolo contorto segue l'andamento contrario al comune nocciolo, più lento nella fase iniziale e più sostenuto da adulto.

Ultima differenza risiede nella tipologia di frutto; la nocciola del contorto è leggermente più piccola ma comunque commestibile.

Informazioni utili sulla cura e sulla loro coltivazione

Il nocciolo, in entrambe le varietà, è una pianta che non necessita di particolari attenzioni e di manutenzione frequente ma ha bisogno di alcune attenzioni nella fase di post-dimora e nella potatura.

La pianta germoglia nelle miti temperature primaverili ed è particolarmente flessibile e resistente: non teme il pieno sole, condizione ideale, resiste alle basse temperature grazie alla sua corteccia spessa che funge da schermo anche contro le forti raffiche di vento.
Unico problema potrebbero essere le gelate tardive primaverili che possono compromettere la fioritura.

Dovrai concedere al nocciolo attenzioni in fase di piantumazione e irrigazione.

L'irrigazione, nelle prime fasi, deve essere abbondante così come la concimazione; in seguito potrai concimarla solo in primavera mentre si nutrirà dell'acqua piovana in inverno e dovrai bagnarla all'occorrenza in estate. In vaso l’irrigazione dovrà essere più regolare, in ogni stagione vegetativa.

La piantumazione dovrebbe avvenire su un terreno ben preparato e magari rinvigorito da un buon concime organico.

Strettamente correlata con la crescita della pianta è la fase di potatura, ma si tratta di operazioni semplici, devi intervenire principalmente sui rami secchi.

Curiosità sulla specie

Ti interesserà sapere che il nocciolo è stata una delle prime piante da frutto coltivate dall'uomo che ne ha subito apprezzato le proprietà e la versatilità: della pianta infatti possono essere usate le foglie per fare tisane rilassanti, il guscio delle nocciole come combustibile e l'olio del frutto anche a fini cosmetici, oltre, ovviamente, all’utilizzo della nocciola come frutta secca, il frutto che meglio si sposa con il cioccolato nelle preparazioni dolci. Non tutti sanno che è la nocciola è chiamata anche avellana, come nel nome scientifico della pianta.

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