Ecco il Chaenomeles (o Cydonia), comunemente conosciuto come Fior di pesco

Ecco il Chaenomeles (o Cydonia), comunemente conosciuto come Fior di pesco

- Categorie : Piante da fiore

Il Chaenomeles (o Cydonia) è un arbusto detto comunemente Fior di pesco; è conosciuto anche come Cotogno da fiore o Cotogno giapponese, nome che rivela le sue origini orientali. Fa parte della famiglia delle Rosaceae e si caratterizza per le sue dimensioni medie (l'altezza non supera, tranne rari casi, i 150-200 centimetri), la fioritura precoce (comincia alla fine dell'inverno), le spine acuminate che coprono normalmente gli scarsi rami, e i frutti prodotti. I fiori, non odorosi, presentano petali di un colore particolarmente intenso, con tonalità che vanno dal rosa al rosso, mentre gli stami sono gialli. Con il procedere della primavera dei piccoli frutti fanno seguito ai fiori. Ricordano da vicino le mele cotogne e sono commestibili; tuttavia, il loro sapore asprigno ne rende possibile il consumo solo previa cottura. Solitamente vengono utilizzati per preparare marmellate o confetture, che si rivelano piuttosto dense grazie all'elevato contenuto di pectina nei frutti.

Se desideri coltivare il fior di pesco, noi di SoloPiante siamo pronti a mettere a tua disposizione la nostra competenza in merito alle piante da giardino. Si tratta di un arbusto molto semplice da coltivare, sia sotto forma di esemplare isolato che inserito in siepi miste.

Una volta acquistato un esemplare in vaso, potrai procedere alla messa a dimora in qualsiasi periodo dell'anno; dovrai solamente evitare di piantarlo in condizioni di terreno ghiacciato, o nei giorni estivi più caldi. 

Il Chaenomeles è noto per la sua rusticità; oltre ad adattarsi senza problemi a qualsiasi tipologia di terreno, non teme climi rigidi (può resistere oltre i -20°) o, al contrario, eccessivamente caldi. Posizionarlo in pieno sole favorirà la fioritura, ma può essere posto anche a mezz'ombra; in quest'ultimo caso esporlo ad Est, in modo che la luce possa arrivare ad illuminarlo nelle prime ore del mattino.

A renderlo un arbusto ideale da coltivare anche in ambito urbano è la sua capacità di resistere ottimamente all'inquinamento.

Per quanto riguarda i terreni, praticamente prosperano in ogni terreno fertile: gli unici da evitare sono quelli che presentano una percentuale elevata di calcio.

Posto a dimora, il fior di pesco deve essere innaffiato e seguito per i primi 12 mesi; successivamente le innaffiature dovranno essere limitate, di norma non c’è bisogno di acqua. Tuttavia, è opportuno tenere monitorata la situazione quando si verificano fenomeni di caldo intenso o periodi prolungati di siccità. Il fior di pesco, invece, non tollera i ristagni d'acqua.
Date le sue caratteristiche e dimensioni non eccessive, si presta bene anche alla coltivazione in vaso. 

Nel periodo autunnale l'arbusto perde totalmente il fogliame, entrando in una fase di riposo vegetativo; pertanto, fino a quando le temperature non torneranno a salire, sospendere le innaffiature, anche in vaso.

Passando alla potatura, è consigliato effettuarla con periodicità annuale una volta terminata la fioritura; così facendo si eviterà di assistere ad uno sviluppo troppo intricato e denso. Questo, infatti, porterebbe i rami che si trovano all'interno a non essere investiti dai raggi solari, con la conseguenza di assistere a fioriture sempre meno ricche. Durante la potatura asportare sia i rami più vecchi e sottili che quelli rovinati nel corso dei mesi invernali. L'obiettivo deve essere quello di rendere l'arbusto più compatto.

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