Pitosforo, pianta sempreverde resistente e profumata

Pitosforo, pianta sempreverde resistente e profumata

- Categorie : Piante da siepe

È originario degli Stati asiatici, dell'Oceania e della zona africana, regioni che presentano un clima subtropicale. Grazie al suo fogliame persistente, si dimostra la scelta ideale per chi desidera realizzare la siepe del giardino, oppure per coloro che hanno necessità di creare un effetto schermante sul loro terrazzo.

Nel nostro Paese la Pittosporum tobira rappresenta la varietà più diffusa; si distingue per la facilità di potatura e contenimento, che ne rendono più semplice la coltivazione in vaso. Le foglie, lunghe 2-4 cm, sono strette e di colore verde scuro, con una lamina lucida.

Pitosforo vaso 18 cm

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La nascita di fiori dal piacevole profumo (ricorda quello dei fiori d'arancio) ha luogo tra aprile e luglio; solitamente, i fiori sono di colore bianco, e tendono a raggiungere la tonalità giallo crema nei giorni seguenti. Crescono aggregati in pannocchie terminali, la cui larghezza può raggiungere gli 8 cm.

Il Pitosforo è un arbusto molto versatile, in grado di adattarsi a diverse situazioni ambientali. Tuttavia, preferisce i climi temperati e non tollera temperature troppo rigide. Per questo motivo, è consigliabile coltivare questa pianta in zone dove il clima sia mite, preferibilmente in luoghi soleggiati, ma anche in zone di mezz'ombra. In caso contrario, la pianta potrebbe risentirne, mostrando una crescita più lenta o una produzione ridotta di fiori.

Da segnalare la sua completa tolleranza a climi prettamente marini, non a caso è una delle varietà da siepe più scelte in zone dove c’è un vero e proprio fronte mare.

Il Pitosforo è in grado di crescere rapidamente e diventare un arbusto molto folto, ideale per la creazione di siepi o come elemento decorativo all'interno di un giardino. Inoltre, grazie alla sua resistenza alle malattie e alle condizioni climatiche avverse, richiede poca manutenzione e cure particolari.

È una pianta che può essere soggetta ad attacchi di parassiti, come afidi o cocciniglie. In caso di infestazione, è possibile intervenire con l'utilizzo di prodotti specifici, da applicare direttamente sulla pianta, oppure utilizzando metodi naturali come l’olio di neem. In ogni caso, è importante agire tempestivamente per evitare che l'infestazione si diffonda e possa causare danni alla pianta.


Pitosforo vaso 18 cm

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Messa a dimora e consigli di manutenzione

Se hai deciso di coltivare il Pitosforo, considera che non si tratta di un arbusto molto esigente per quanto riguarda la tipologia di terreno; per vederlo crescere senza problemi privilegia comunque un impasto che presenti una quantità discreta di sostanza organica.

Nel caso in cui il terreno risulti eccessivamente compatto, il consiglio è di aggiungere della sabbia grossolana, elementi in grado di rendere più soffice (e di conseguenza più drenante) il terreno stesso. In inverno, arricchiscilo con dei sali minerali ricorrendo ad un concime granulare a lenta cessione. Ricordati che la coltivazione in vaso richiede, ogni 2/3 anni, un cambio totale del terriccio, operazione che favorirà la crescita dell'arbusto.

Se desideri coltivare il Pitosforo in giardino, oppure in terrazzo, cerca di esporlo al sole o a mezz'ombra (quindi a nord-est o nord-ovest). In estate non ha alcuna difficoltà a superare eventuali periodi di siccità; in inverno, invece, è preferibile porlo al riparo in caso di vento o di freddo prolungato, coprendolo con dei teli di "tessuto non tessuto".

È importante garantire una buona irrigazione durante la fase di radicazione, specie nei periodi più caldi dell'anno, al fine di favorire la formazione di un apparato radicale robusto e resistente.

Amando molto i terreni umidi, dalla primavera e fino al termine della stagione estiva assicura al Pitosforo un'annaffiatura abbondante. Nella stagione invernale, invece, le innaffiature dovranno essere meno ricorrenti; per gli esemplari che hanno già qualche hanno si dimostrerà sufficiente l'acqua piovana. Se si trova in vaso, indipendentemente dal periodo dell'anno attendi che il terreno sia asciutto prima di innaffiare, per evitare ristagni

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Informazioni utili sulla potatura

La potatura del Pitosforo può essere utile per mantenere la forma e le dimensioni dell'arbusto, e anche per promuovere una maggiore ramificazione e crescita. Tuttavia, è importante sapere quando e come potare correttamente il Pitosforo per evitare di danneggiarlo.

La potatura del Pitosforo può essere effettuata in diversi momenti dell'anno, a seconda dell'obiettivo che si vuole raggiungere. La potatura di formazione, ad esempio, deve essere effettuata all'inizio della primavera, prima che inizi la stagione di crescita, per consentire all'arbusto di recuperare rapidamente dall'intervento. La potatura di rinvigorimento, invece, può essere eseguita in autunno, quando l'arbusto ha completato la crescita e prima dell'arrivo dell'inverno.

Per quanto riguarda il metodo di potatura, è importante rimuovere solo i rami e le foglie danneggiati o malati, evitando di tagliare parti dell'arbusto in modo troppo drastico. La potatura leggera e regolare può aiutare a mantenere l'arbusto compatto e ordinato, senza compromettere la sua salute.

In generale, il Pitosforo è un arbusto molto resistente e non richiede una potatura frequente o intensa. Tuttavia, se si desidera mantenerlo in una determinata forma o dimensione, o se si vogliono rimuovere parti danneggiate, la potatura può essere un'operazione utile e necessaria. 

Curiosità

Il nome dell'arbusto deriva dalle parole greche "pitta" (ossia "pece") e "spora" (che significa "seme"), che ben delineano una delle sue caratteristiche, ossia la presenza di semi ricoperti di resina.

Sul sito solopiante.it potrai acquistare uno o più esemplari di pitosforo; il nostro staff sarà a tua disposizione per soddisfare ogni tua curiosità e per fornirti i migliori consigli.

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