Suggerimenti per la cura dell'acero giapponese

Suggerimenti per la cura dell'acero giapponese

- Categorie : Aceri giapponesi

L’acero giapponese è un arbusto a foglia caduca, originario dell’estremo Oriente, che con il tempo ha trovato largo impiego nei giardini occidentali grazie alla sua estrema versatilità, che ne ha permesso la coltivazione e la riproduzione di molte varietà. A seconda della cultivar può raggiungere diverse altezze, ma normalmente non supera gli otto metri di altezza.

I suoi colori accesi, la sua crescita lenta e composta, la sua forma elegante ed estremamente decorativa lo rendono un validissimo alleato per coloro che intendono arricchire giardini di grandi o piccole dimensioni, o addirittura il balcone di casa.

 

Nuove varietà disponibili

Sul sito solopiante.it è possibile acquistare diverse varietà di acero giapponese e vi consigliamo di dare un’occhiata agli ultimi arrivati in famiglia. Uno di questi è il “Fire Glow”, che presenta foglie con colorazione rosso acceso in primavera ed estate, per passare ad una colorazione fogliare più scura nell’autunno; assomiglia all’acer palmatum BloodGood, ma le foglie sono più piccole rispetto a quest’ultimo.

Altra new entry è l’acero giapponese “Jordan”, dal colore fogliare giallo brillante in primavera, ed arancio/rosso/giallo in autunno; altra nuova varietà introdotta è l’Acer Palmatum “Orange Dream”, che nasce (come già suggerisce il suo nome) con foglie giallo-arancio, che poi a maturazione arrivano ad un colore verde chiaro ed estremità color arancione. Infine l’acero giapponese “Shaina”, con foglie rosso acceso alla nascita, verdi a maturazione e infine porpora vivo in autunno. 

 

Messa a dimora e consigli di manutenzione

Oltre alle misure già più grandi e formate per un pronto effetto, forniamo gli aceri giapponesi nel vaso 10 cm e per questi consigliamo di effettuare un rinvaso in un contenitore più capiente (circa 18-20 cm di diametro), mantenendolo in questo vaso per 1-2 anni. Questo conferirà alla pianta maggior resistenza e quindi miglior garanzia di riuscita prima del trapianto nel terreno. In questo lasso di tempo sarà possibile spostare l’arbusto per capire quale sia la posizione ottimale per la sua crescita e l’esposizione al sole.

Ciò sopra descritto vuole essere soltanto un piccolo consiglio, in quanto l’operazione di rinvaso non è strettamente necessaria. Nel nostro vivaio, ad esempio, le piantagioni avvengono in pieno campo: in estate la costante esposizione solare porta le giovani foglie a venir “bruciate” dal sole, ma questo non comporta problemi a livello di salute della pianta.

Di contro, un posizionamento a piena ombra non permetterà all’acero giapponese la coloritura tipicamente accesa del fogliame, sia esso rosso, giallo o di altro colore.

L’ideale quindi è posizionare il vostro acero in una zona leggermente riparata (magari da altre piante) oppure in una zona in cui il sole sia diretto solo al mattino oppure al pomeriggio. Per chi non avesse questa possibilità niente paura! Come già detto si tratta di una pianta assolutamente versatile e di facile riuscita, quindi il posizionamento dell’acero giapponese a pieno sole è contemplata, a patto che si accetti qualche inestetismo dovuto alla “scottatura” da sole.

Per la crescita ottimale del vostro acero consigliamo come base un terreno drenante da integrare con concime organico. Unica attenzione è quella di non mettere le radici a contatto diretto con il concime.

Sull’innaffiatura non ci sono indicazioni precise. I fattori che determinano il fabbisogno d’acqua dell’arbusto sono molti, come il terreno, l'esposizione al sole, la frequenza delle piogge, le temperature. Il nostro consiglio è quello di tenere d’occhio il vostro acero per i primi sette otto mesi, provvedendo ad innaffiarlo solo quando necessario (il terreno non dovrà mai essere né troppo bagnato, né si dovranno vedere le foglie più giovani e fresche che si "abbassano" per l'aridità). Passato questo periodo, l'acero, a meno di periodi di siccità eccezionali, è solitamente in grado di provvedere da solo al suo fabbisogno idrico.

Come anticipato all’inizio, l’Acero Giapponese, per la sua crescita lenta e la forma ornamentale, si presta molto bene per abbellire terrazze, balconi e patii. La crescita in contenitore è quindi una validissima alternativa per coloro che non hanno il giardino e, in questi casi, è consigliabile orientare la scelta su varietà che rimangono più compatte, come ad esempio l’acero giapponese “Skeeters Broom”, con foglie che virano dal rosso bourdeaux in primavera/estate al rosso acceso in autunno e con un’altezza che non supera i due metri e mezzo in altezza.

Per ulteriori informazioni o consigli, non esitate a contattare lo staff di SoloPiante.

 

Curiosità

Nella prima metà del Settecento, quando ancora imperava la compostezza del giardino all’italiana, formato quasi unicamente da arbusti sempreverdi, alcuni architetti francesi iniziarono ad introdurre nei giardini piante a foglia caduca, che trovarono la loro massima esposizione nei giardini all’inglese, dove l’acero, con i suoi giochi cromatici affascinanti diventò praticamente indispensabile, tanto da incentivarne la produzione di nuove specie e varietà.

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