Faggio (Fagus Sylvatica)

Fagus sylvatica
Il Fagus sylvatica, conosciuto anche con il nome comune di faggio selvatico o semplicemente faggio, ha origine nelle zone dell’Europa centrale e del Caucaso. È un albero caducifoglia di grande sviluppo ed è caratterizzato dalla presenza di un tronco imponente con corteccia liscia e grigia. Sebbene sia molto diffusa spontaneamente, la sua bellezza naturale ha trovato ampio impiego ornamentale e paesaggistico in tutta Europa.
Caratteristiche
Il faggio è un albero molto resistente al vento, adatto a molti usi e dalle famose qualità officinali. Raggiunge dimensioni imponenti. Le foglie del faggio sono lunghe, di forma ellittica con margini ondulati e di colore verde tenue poi verde scuro fino all’autunno quando il colore vira verso il giallo, rosso, arancione e permangono ormai secche sulla pianta per molti mesi, creando effetti molto scenografici e apprezzati, per poi cadere in inverno inoltrato. Questo lo rende adatto e famoso per l’impiego in siepi (anche educate). I fiori del faggio sono di importanza ornamentale trascurabile e, essendo una pianta monoica, possiede sulla stessa pianta sia i fiori maschili che quelli femminili. È una delle tante specie utilizzate per la realizzazione di fiori di Bach. I frutti, chiamati faggiole, sono simili a piccole noci e sono visibili dopo che si è aperta la protezione legnosa che li avvolge.
Crescita
La crescita del faggio non è rapidissima specie considerando che per raggiungere le altezze tipiche di un esemplare di faggio occorre aspettare molti anni. Dimensioni più contenute, come per l’impiego in siepe, sono raggiungibili in tempi più contenuti. La messa a dimora deve avvenire preferibilmente in un luogo nel quale l’estate non è elevatamente arida, dove, sebbene sia possibile coltivarlo, c’è un precoce essiccamento del fogliame tra luglio e agosto. Trova i suoi impieghi più ideali nelle zone montane e collinari.
Cura e Manutenzione
Il faggio è una pianta che non ha molte esigenze per quanto riguarda il terreno, proliferando anche in suoli calcarei, sebbene preferisce mettere le radici in un suolo profondo, morbido e fertile. Non necessita di irrigazione in quanto è sufficiente l’apporto idrico dato dalle precipitazioni, è però importante innaffiarlo appena messo a dimora in maniera periodica e ponderata per evitare ristagni idrici che andrebbero a danneggiare il giovane apparato radicale. Il faggio normalmente non necessita di potature dato che è in grado di autogestirsi prendendo una forma equilibrata senza l’intervento umano. E’ tuttavia possibile regolarlo e contenerlo, se necessario, specie se utilizzato in siepe. La concimazione è da effettuare solamente nei primi anni del ciclo di vita del faggio; va infatti effettuata una concimazione prima della messa a dimora del piccolo esemplare che sarà sufficiente per un paio di anni. Per i primi anni di vita è consigliabile aggiungere sostanza organica e azotati al terreno per poter garantire alla pianta i nutrienti necessari alla crescita prosperosa.

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Vaso 24 cm altezza pianta 80-100 cm

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